Il delitto della torre Eiffel (Andrea Vescera)
Quella brutale estate del 2011 furono uccise sei persone a Parigi. La notizia arrivò anche alla via Qui Bronly,dove abitavano Jack e Cosmo. Jack era un investigatore geniale e Cosmo il suo aiutante. A un certo punto bussarono alla porta e Cosmo andò ad aprire e c’era il commissario Tesalvo a chiedere aiuto. Jack gli disse:”Cosa vuole? Non riesce a risolverlo da solo il caso? Visto che dai giornali sembra che lei sia un genio”. Ed egli rispose:”Lo so ed avete ragione, ma questa volta è più complicato, solo tu potresti risolvere questo caso e ti prometto che non mi prenderò tutto il merito”.
Allora Jack e Cosmo accettarono, precipitandosi subito nel luogo del delitto, cioè la Torre Eiffel, alta e bella all’esterno ma all’interno sprigionava la paura. Si identificarono subito le prime tre vittime ed erano i figli di tre grandi uomini, ma le cose che lasciarono Jack a bocca aperta era la scritta col sangue “ Questo è solo l’inizio” e poi la forma di un cerchio con la V dentro. Ma cosa significa, chi era stato a commettere questi atti? Ma di sicuro deve essere davvero astuto. Così Jack iniziò a investigare soprattutto sull’odore di caffè che si sentiva moltissimo, quindi l’assassino o lo stava bevendo mentre loro agonizzavano, oppure li aveva cosparsi per coprire l’odore.
Ma dopo qualche giorno ci furono altre tre vittime cioè i padri dei primi tre morti, allora Jack si disse che avrebbe dovuto fermarlo prima che fosse troppo tardi.
Andò di nuovo nella Torre Eiffel ma stavolta l’assassino aveva commesso un errore perché aveva lasciato il bicchiere di caffè per terra e da lì Jack, scoprì chi era e il perché li aveva uccisi e capì anche che era rimasto lì tutto il tempo perché per togliere le tracce aveva bisogno di più tempo.
Trovate le impronti con un semplice esame, Jack seppe che Hugo, il genio del crimine, e il movente era la vendetta perché l’anno prima suo fratello, fu catturato e torturato fino alla morte a causa degli avvocati, genitori delle prime tre vittime. Questo spiega la V trovata la prima volta che voleva dire “Vendetta”. Però rimane un’ultima cosa, dove si nascondeva Hugo. Cosmo disse a Jack: secondo te, non è una coincidenza, se le vittime abitavano tutte al terzo piano?”.
E lì Jack capì, dove si trovava. Ed egli disse: Se non è una coincidenza questo ragionamento mi dovrebbe portare nella sua tana con lui nascosto. Quindi se la prima vittima con suo padre la casa si trovava al centro del suo quartiere quindi dovrei fare tre passi verso il centro della Torre cioè il numero del piano, mentre la seconda vittima con suo padre la casa si trovava a destra quindi tre passi a destra della Torre e la terza vittima con suo padre si trovava a sinistra nel suo quartiere quindi tre passi verso sinistra della Torre, ed ecco qua Hugo tutto accovacciato per non farsi sentire e vedere.
Lui sorrise, dicendo:”Bravo solo tu potevi risolvere questo caso ma caro mio non finisce qua!”A quel punto smise di parlare e lo portarono via.
Il giorno dopo Cosmo e Jack videro finalmente le loro facce sul giornale e capirono che il commissario Tesalvo aveva mantenuto la promessa.