Omicidio nella casa di Vancouver (Vanessa Cariglia)

19.04.2012 15:33

 

Esmeralda è una ragazza molto vivace, e vive nelle campagne di Vancouver, mai suoi genitori l’hanno lasciata quando era piccola. Una contadina l’aveva presa con sé e infatti vivevano insieme da quando Esmeralda era piccola. Ad un certo punto decise che voleva diventare una poliziotta investigatrice di misteri, così un giorno incontrò un signore sospetto e lo seguì…

Dopo pochi giorni Esmeralda riprese il mistero ma aveva paura. Un giorno Esmeralda vide una casa abbandonata con gli infissi verdi.

Si trattava di una casa che prima era aperta e stranamente dopo pochi giorni era chiusa. Il cielo era nuvoloso ma la statua di Vancouver che prima era sempre visitata da turisti, ormai era abbandonata. Ad Esmeralda la casa sembrava ormai abitata solo da spiriti. Le finestre tremavano e cigolavano. Nella casa, molto tempo fa, aveva abitato Esmeralda con la sua famiglia. Dopo tanti giorni di paura riuscì ad entrare per scoprire cosa ci fosse sotto.

Erano spiriti, quelli che infestavano la casa ma riuscì a scoprire che dietro a questo terrore si nascondeva un colpevole.

Dentro casa c’erano tavoli e sedie ma anche sporche. La casa era molto rovinata e cadeva a pezzi perché era vecchia ma sopra i mobili c’erano ragnatele e ragni e anche qualche topolino che cercava un po’ di formaggio. Il bagno era tutto sporco e le mattonelle erano di colore nere e bianche, c’è anche un cattivo odore di fogna.  C’era anche un sacchetto di carne che emanava un odore tremendo.

Nell’angolo buio non si vedeva niente perché non c’era luce, si sentiva lo scorrere dell’acqua lasciata aperta, ed Esmeralda aveva tanta paura. Allora uscì fuori dalla casa e andò dalla sua migliore amica e suonò il citofono e la amica aprì e disse:”  So come si sono svolti i fatti”

Rispose l’amica:” Dimi come sono svolti?”

Lei rispose:” Allora sono entrata nella casa vicino la statua di Vancouver e ho trovato qualche indizio”.

Ora Esmeralda passa alla vittima della contadina era stesa per terra con la gola tagliata e il sangue e sgocciolava per il prato: il prato, da verde era diventato rosso.

La stanza era piena di fogli e documenti sparsi ovunque, la finestra era rotta e alcuni vetri erano caduti sulla vittima.

Ma,poverina, Esmeralda piangeva.

Nel frattempo arrivò la polizia e misero un lenzuolo bianco addosso al cadavere.

Ma il sangue della contadina Jessica arrivava fino al battiscopa.

Esmeralda aspettò la notte per andare a casa perché era molto stanca.

La ragazza ebbe un dubbio sulla versione del suicidio e iniziò a girare per la casa in cerca degli indizi mancanti perché le servivano a risolvere il caso. Esmeralda trovò dietro il mobile il bracciale di Andrea. Andrea è l’assassino perché l’amava moltissimo ma Esmeralda non l’ama. Il bracciale era sporco di sangue, così capì che Andrea era l’assassino.